Nell’opera di De Ribera si incontrano spesso ritratti di gente umile o con deformità fisiche. E’ il caso del fanciullo con una deformazione del piede, forse un piede torto congenito. L’autore affronta spesso ciò che è diverso, non bello, e lo esprime non per meravigliare ma per portare all’attenzione degli osservatori quella parte di umanità che solitamente la società vuole ignorare.
Riferimento: J. De Ribera, Lo storpio,1642, Parigi, Louvre
http://www.wga.hu/art/r/ribera/2/bandy.jpg
Viaggio a Cefalonia VIII: Il monastero di San Gerasimo (AGHIOS GHERASSIMOS)
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Partendo da Argostoli in direzione di Skala, dopo circa 10 km c’è un mal
segnalato cartello sulla sinistra che indica appunto la località di AG.
Gherassimo...
14 anni fa
Si potrebbe ipotizzare anche un caso di acondroplasia?
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