BENVENUTI!

BLOG DEDICATO AI CULTORI DI STORIA DELLA MEDICINA



Traduttore

STORIA DELLA MEDICINA

Lo studio dello scheletro come testimonianza di processi patologici nell’antica Grecia: importanza degli scavi archeologici e delle indagini paleo patologiche (a cura di Marco Rossi)

Introduzione
Lo studio dei reperti archeologici e le indagini paleo patologiche sono di grande utilità per comprendere le malattie che affliggevano i nostri antenati.

Materiali e metodi
Abbiamo studiato alcuni scavi archeologici e le relative indagini paleo patologiche. 1) Sito archeologico di Lerna (Argolide): sono stati riscontrati deformazioni ossee tipiche della malaria (trattasi di zona acquitrinosa), segni di fratture e tracce di ferite da oggetti da taglio (combattimenti), deformazioni della colonna vertebrale (morbo di Pott), note degenerative al rachide, ginocchia, tibie e smalto dei denti (usura meccanica e rachitismo). 2) Tombe del circolo B all’esterno della rocca di Micene: si tratta di resti appartenenti a membri di famiglie di stirpe reale. Vi è assenza di lesioni ossee secondarie a usura o a insufficiente alimentazione, presenza di denti sani e robusti. In uno dei defunti vi è riscontro di calcoli biliari. In un soggetto vi sono tracce di ferite da arma da taglio alla testa (combattimento) e artrosi alla spalla sinistra (consuetudine per i nobili di sorreggere con il braccio sinistro un pesante scudo). 3) Sito di Kourion a Cipro: crescita anomala delle ossa, anche quelle del cranio, come espressione di malaria e talassemia. 4) Siti di Lerna, Assine (Argolide) e Micene: numerosi reperti con segni di trapanazione del cranio. (anche nel Sudamerica precolombiano e in Francia nel neolitico). Spesso si tratta di trapanazioni multiple (=il paziente superava più interventi). In epoca arcaica: significato magico-rituale. Ippocrate: rimozione di schegge ossee o evacuazione di ematomi derivati da un trauma.

Risultati
Le principali cause di morte nell’antica Grecia: ferite di guerra, infezioni batteriche (infezione di ferite, tetano), lebbra, sifilide, malaria, tubercolosi, talassemia, malnutrizione e disvitaminosi (rachitismo e scorbuto, soprattutto al nord).
L’alimentazione nell’antica Grecia: prevalentemente a base di cereali, latticini, frutta e verdura; la carne era prerogativa dei ricchi

Conclusioni
Archeologia e Medicina diventano molto spesso due scienze affini e complementari. Schliemann, infatti, volle al suo fianco durante gli scavi a Micene, il grande patologo Virchoff, per meglio comprendere la struttura degli scavi e per ottenere importanti informazioni sui umani resti presenti all’interno delle tombe. Lo studio della storia della medicina è importantissimo per il medico per meglio approfondire le malattie che affliggono i pazienti di oggi.


Sito archeologico di Lerna, Argolide



Sito archeologico di Micene

Nessun commento:

Posta un commento