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STORIA DELLA MEDICINA

giovedì 1 aprile 2010

Malattie della tiroide alla corte bizantina

I mosaici di San Vitale a Ravenna (547 d.C.) ci mostrano un caso molto interessante di possibile patologia tiroidea: il gozzo. Mentre il collo dell’imperatrice Teodora è molto sottile e allungato, si può notare il gonfiore al collo delle giovani donne nel corteo, alla sinistra dell’imperatrice.
Alcuni autori hanno ipotizzato un gozzo da carenza di iodio poiché i rifornimenti d’acqua a Costantinopoli, durante l’impero di Giustiniano, avvenivano attraverso le famose cisterne sotterranee dove veniva convogliata l’acqua piovana.
Già Ippocrate (V sec a.C.) aveva attribuito i rigonfiamenti al collo, al consumo di acqua piovana che appunto conteneva un bassissimo tasso di iodio.
Galeno di Pergamo (129-200) parlava di «carne lassa nel collo». Ezio di Amidia, medico personale dell’imperatore Giustiniano, nei suoi scritti definiva «bronchocele il cronico rigonfiamento delle linfoghiandole della laringe»

Riferimento: i mosaici di San Vitale, Ravenna (547 d.C.)
(Confrontare il collo dell’Imperatrice e quello delle ancelle, in particolare le prime tre a destra)

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